• RICETTA ELETTRONICA VETERINARIA, ECCO COSA CAMBIA IN FARMACIA

    È in vigore dal 16 Aprile la ricetta veterinaria elettronica in via esclusiva. Il Decreto attuativo, che contiene il disciplinare tecnico per regolarne l’operatività, è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e oggi l’obbligo – fissato dalla normativa a inizio gennaio – è a tutti gli effetti a regime, anche se, durante la conferenza stampa di presentazione al Ministero della Salute, è stato aperto a una prima fase di maggiore tolleranza. Il provvedimento, ha commentato la Ministra, Giulia Grillo, è un passaggio molto importante che ci fa essere «primi in Europa» e che rappresenta un passo avanti per «tracciabilità e trasparenza nell’uso dei farmaci sugli animali» e per «combattere l’antimicrobiotico-resistenza, con una valorizzazione del ruolo del veterinario». La Rev garantirà una «maggiore tutela della salute pubblica con alimenti più sani e sicuri».
    Per il direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, Silvio Borrello, «la digitalizzazione della ricetta veterinaria rende più efficiente l’attività di farmacosorveglianza (controllo su vendita, somministrazione, utilizzo corretto dei medicinali) e di farmacovigilanza (effetti collaterali indesiderati), rendendo più incisivo il ruolo del medico veterinario, che diventa l’unico gestore del medicinale veterinario. La ricetta elettronica è parte di un sistema volto ad aumentare la consapevolezza di tutti gli operatori, anche dei produttori di medicinali, spesso criticati, ma che possono, invece, svolgere un ruolo fondamentale per sviluppare nuovi medicinali, in confezioni adatte per la singola terapia, evitando sprechi e inquinamento ambientale».

    I numeri
    Fino a oggi, comunque, la ricetta elettronica veterinaria era attiva in via sperimentale e a macchia di leopardo in alcune Regioni. In totale, secondo quanto diffuso durante la conferenza stampa, nel 2018-2019 sono state emesse 317 mila ricette, di cui 125 mila per animali d’affezione e 81.379 per animali destinati a produzione di alimenti. Inoltre, sono circa undicimila i veterinari che hanno redatto, nello stesso periodo considerato, almeno una ricetta elettronica e oltre 3,5 milioni le confezioni di farmaci per le quali è stata registrata la dispensazione.

    Cosa succederà in farmacia
    Come si ricorderà, i cittadini potranno rivolgersi al farmacista fornendo il numero della ricetta e un Pin a 4 cifre, che viene generato dal sistema al momento dell’emissione della prescrizione da parte del medico veterinario. La ricerca della ricetta è comunque possibile anche attraverso il codice fiscale del cittadino e lo stesso Pin. Il farmacista potrà allora acquisire la prescrizione digitale e consegnare il medicinale indicato.
    Durante la conferenza stampa è stato sottolineato come le ricette antecedenti alla data del 16 aprile rimarranno in modalità cartacea.
    Proprio settimana scorsa, dal Ministero era stata pubblicata la seconda versione del Manuale Operativo che contiene tutte le indicazioni per tutti gli attori coinvolti.