La Curcuma è una pianta tropicale, originaria dell’India, apprezzata nei secoli soprattutto in cucina come aromatizzante e digestivo, tra l’altro utilizzata per la preparazione del curry. E’ una pianta rizomatosa, anche ornamentale, con caratteristici fiori gialli come del resto gialla è la stessa radice. E’ chiamata anche lo zafferano dell’India.
COMPOSIZIONE CHIMICA
I costituenti tipici del rizoma sono amidi e fibre, sostanze coloranti appartenenti al gruppo della curcuma (curcuminoidi), olio essenziale, ricco in derivati terpenici, e flavonoidi.
PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE
Nonostante la medicina popolare e la tradizione erboristica occidentale conoscano ed utilizzano il rizoma di questa pianta come coleretico e colagogo, in realtà le proprietà farmacologiche dello stesso, da riferire essenzialmente alla curcuma sono:
– Attività antiinfiammatoria;
– Antiossidante;
– Immunostimolante.
Importanti e degne di nota l’attività antiossidante e quella antiinfiammatoria per inibizione della cicloossigenasi e delle lipoossigenasi esercitate dalla curcumina, dimostrate sperimentalmente e clinicamente in pazienti con artrite, contro fenilbutazone e pacebo.
Altri studi di farmacologia sperimentale e clinica confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, probabilmente per l’effetto antiossidante oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico. Inutili invece dal punto di vista clinico l’attività antiretrovirale della curcuma, dimostrata solo sperimentalmente.
INDICAZIONI
Le indicazioni comuni all’impiego di estratti di curcuma sono rappresentate da dispepsia funzionale, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare, epatopatie croniche, malattie infiammatorie e degenerative croniche. Utile nella prevenzione dei fenomeni della cancerogenesi.
La preparazione consigliata a scopo terapeutico è l’estratto secco ottenuto dal rizoma, standardizzato al 90-95% in curcuminoidi. La posologia media giornaliera va da 50 a500 mg.
La Curcuma Longa entra a far parte anche di numerose specialità medicinali registrate e fitoterapici.
Nel Formulario galenico nazionale è presente la Zedoaria, Curcuma Zedoaria Roscoe, mentre la Comissione E tedesca del 1990 aveva definito anche una monografia sulla Curcuma di Giava (Curcuma xanthorrhiza Roxburgh), originaria dell’Indonesia, meno ricca in curcumina rispetto alla Curcuma Longa.
Cautela deve essere usata nei pazienti affetti da ulcera peptica.