PROGETTO CUOREVITA
Nell’ambito del progetto “CUOREVITA”, ideato dall’Amministrazione Comunale di Isola Vicentina sono stati posizionati nel nostro comune sette defibrillatori: presso le scuole medie ed elementari, il palazzetto dello sport, le farmacie di Isola e Castelnovo. Davanti alla nostra farmacia, in piazza a Isola, ne sarà posizionato uno, donato da noi all’Amministrazione.
Cosa è un defibrillatore?
E’ uno strumento salvavita, serve a rilasciare una scarica elettrica calcolata a 150 J per un paziente adulto e ha la possibilità, attraverso degli speciali elettrodi pediatrici, di poter defibrillare bambini sotto gli otto anni con scariche più contenute. Vedi figura n.1
Cosa vuol dire defibrillare?
Dare una scarica elettrica al cuore, in caso di arresto cardiaco, per riattivarne le normali funzionalità, farlo cioè ripartire!
Misure e peso oltre che una estrema facilità di utilizzo, sono le caratteristiche che rendono questa macchina innovativa e semplice da usare. Infatti è in grado di parlare all’utente e di guidarne le manovre necessarie in emergenza, questo attraverso una voce guida che fornisce indicazioni in tempo reale.
E’ poi in grado ciclicamente di effettuare degli autotest, comprese auto scariche trimestrali, tutto per garantire sempre il funzionamento ottimale.
L’Amministrazione Comunale ha attivato dei corsi base sul loro uso per sensibilizzare la popolazione e fornire istruzioni al maggior numero di persone possibili.
Figura n.1
Cos’è l’arresto cardiaco?
L’arresto cardiaco è una grave condizione clinica d’emergenza, caratterizzata dall’improvvisa e inaspettata interruzione dell’attività cardiaca e dalla perdita di conoscenza e delle capacità respiratorie.
Esso è così grave che, se non s’interviene immediatamente, nel giro di pochissimi minuti provoca dei danni permanenti al cervello e la morte dell’individuo colpito.
Per le sue caratteristiche di repentinità, imprevedibilità e letalità, l’arresto cardiaco viene detto anche morte cardiaca improvvisa o arresto cardiaco improvviso.
Spesso molti identificano l’arresto cardiaco con l’attacco di cuore (comunemente chiamato infarto). Tuttavia, sono due disturbi differenti, in quanto hanno natura distinta: all’origine dell’infarto c’è una interruzione del flusso di sangue diretto al cuore con conseguente morte della parte del miocardio interessata a tale interruzione; all’origine dell’arresto cardiaco, invece, c’è una alterazione del ritmo sinusale, ovvero una gravissima forma di ARITMIA (fibrillazione ventricolare) che porta il cuore, anziché contrarsi e pompare il sangue verso i vari organi del corpo, a vibrare in modo del tutto inutile e inefficace, per cui ad esmpio il cervello non viene più irrorato, va’ in sofferenza e muore.
Proviamo a immaginare ora il cuore come percorso da un impianto elettrico (in verde nella figura n.2) e capace di generare e condurre da sé gli impulsi elettrici per la contrazione degli atri e dei ventricoli al fine di avere una funzionalità normale. La sorgente di tali impulsi si trova a livello dell’atrio destro del cuore e si chiama nodo seno atriale (vedi figura n.2) il quale ha il compito di scandire, come un metronomo, la giusta frequenza di contrazione che poi si propaga in tutto il cuore attraverso il suddetto impianto elettrico.
Ecco che una qualsiasi interruzione o anomalia in questo sistema produce una aritmia ed è lì che interviene il defibrillatore ripristinando, quando possibili, il normale circuito elettrico cardiaco e la giusta frequenza.
figura n.2
Secondo uno studio statistico, in Italia, l’arresto cardiaco ha un’incidenza annuale pari a un caso ogni 1000 abitanti e una mortalità elevata, in assenza di aiuti terapeutici è del 2%, che sale fino al 50% con l’uso in tempo utile del defibrillatore e della rianimazione cardio polmonare RCP o massaggio cardiaco.
E’ più frequente tra gli uomini dai 45 anni e le donne dai 55 anni in su (nei giovani è legato a particolari difetti congeniti del cuore cioè presenti dalla nascita) ed è più frequente per il sesso maschile, 3 a 1.
Ecco perché siamo forse un’ ISOLA un po’ più sicura…