La Centella è una piccola pianta erbacea originaria del Madagascar, diffuso anche nel Sud dell’Africa e nel sud-est Asiatico, dove sembra che sia utilizzata degli stessi animali selvaggi per le ferite. E’ chiamata anche erba della tigre.
COMPOSIZIONE CHIMICA
La pianta si è dimostrata priva di tossicità, sicura e clinicamente efficace nel trattamento dei disturbi da insufficienza venosa, varici, sindrome postflebitica. E’ stato tuttavia dimostrato che la parte della pianta utilizzabile ai fini terapeutici è la frazione dei triterpeni estratti dalle parti erbacee, mentre l’estratto idroalcolico e l’estratto secco totale della pianta hanno invece mostrato attività farmacologica sul Sistema nervoso centrale di tipo sedativo, simile al Diazepam, capostipite delle benzodiazepine. Ciò a dimostrazione che non tutto quello che è naturale può servire allo scopo da raggiungere: per garantire l’azione sul sistema venoso, e solo su quello, è indispensabile quindi purificare l’estratto e isolare i triterpeni dal resto dei costituenti, che possono presentare effetti non desiderati.
I costituenti presenti nelle foglie sono: glucosidi triterpenici (saponine), al cui gruppo appartiene l’asiaticoside, l’acido asiatico e madecassicoside, polifenoli, sali minerali e vitamine, olio essenziale, fitosteroli.
La frazione dei triterpeni estratta dalla Centella è presente in specialità farmaceutiche registrate ed in alcuni fitoterapici specifici per il distretto venoso e per la cellulite.
PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE
In passato utilizzata topicamente per le sue proprietà eudermiche, e per il trattamento di alcune malattie dermatologiche quali la psoriasi.
La Centella attualmente è ritenuta una pianta medicinale, conosciuta nella sua composizione chimica, ampiamente studiata dal punto di vista farmacologico , tossicologico e clinic, tanto che è presente pure in Farmacopea Ufficiale e disponibile anche come specialità farmaceutica registrata.
In Europa è tuttavia ancora apprezzata come flebotonico, per la cura di insufficienza venosa ed emorroidi. Per l’attività eutrofica esercitata sul connettivo, i triterpeni estratti dalla pianta sono indicati nella cura della cellulite, sia in pomata, sia per via generale, sia in mesoterapia. E’ infatti dimostrata una diminuita evoluzione verso la sclerosi dei fibroblasti, così come utili per la prevenzione di cicatrici ipertrofiche e di ulcere varicose e ragadi anali.
Il meccanismo d’azione dimostrato è l’incarnamento nella struttura del collagene di due amminoacidi, l’alanina e la prolina, con aumento della stabilità del tessuto connettivo della parete venosa.
Contrariamente a quanto ritenuto dalla medicina popolare, non ha efficacia nei pazienti affetti da lebbra, così come nei soggetti affetti da impotenza.